I primi di novembre abbiamo avviato un nuovo intervento di riqualificazione strutturale ed energetica in provincia di Novara. Si tratta di una storica cascina risalente al 1500 con caratteristiche tipicamente rurali senza particolari pregi architettonici a prima vista. In realtà, dopo i primi interventi di demolizione abbiamo subito realizzato che le murature conservano stratificazioni di epoche diverse con interventi in sovrapposizione di materiali e tecniche molto interessanti, anche se in cattivo stato di conservazione.
Il legname del tetto e del balcone, ancora originale presenta elementi di essenze diverse ed insolitamente assemblate tra loro. Sono presenti tutte le specie arboree del territorio: castagno, rovere, robinia e persino il pioppo sono stati utilizzati per l’orditura del tetto e del balcone tipicamente piemontese con catene in legno che lo legano ai puntoni del tetto. Purtroppo gli interventi degli ultimi anni, nel tentativo di mettere a riparo la struttura che aveva il manto originale in coppi alla piemontese è stato trasformato in sistema alla lombarda e ha perso totalmente le sue caratteristiche originarie perdendo di fascino, conservato invece dai tetti delle proprietà adiacenti e legate ancora da sistemi costruttivi e travi in comune.
L’intervento prevede di mettere in sicurezza l’intera struttura a partire dalle fondazioni, visto che l’evidente stratificazione dell’elevato non ha mai provveduto a dare il giusto equilibrio nella tenuta dell’appoggio a terra che risulta praticamente assente secondo i più elementari principi di statica.
Diversamente a quanto si esegue normalmente in questi casi in cui la sottomurazione in calcestruzzo risulta essere la soluzione maggiormente individuabile dalla gran parte dei tecnici, noi di Terrapaglia abbiamo proposto all’Ingegnere strutturista incaricato l’adozione delle nostre “Fondazioni innovative” confortati dall’entusiasmo della proprietà verso questa soluzione. Questo sistema di rinforzo strutturale in pietra (brevetto di Terrapaglia) prevede la totale eliminazione del cemento, dell’acciaio e tutto quanto ne consegue a livello di produzione industriale e trasporti con conseguente raggiungimento del fattore di Carbon free.
L’intervento di rifacimento della copertura ripropone l’originale sistema costruttivo prediligendo l’essenza del castagno maggiormente diffusa nel territorio e tiene conto del sistema di coibentazione necessario al cambio di destinazione d’uso oggetto formale dell’intervento.
La parte di efficientamento energetico si concentra invece in un intervento diffuso dove la canapa è la materia prima scelta per tutte le stratrigrafie d’intervento. Per i vincoli architettonici presenti non è possibile realizzare un unico sistema di cappotto esterno ma si rende necessario anche in interno. La riqualifica si rivolge anche ai solai contro terra che verranno isolati con vetro cellulare fino a tetto dove unitamente alla canapa vi sarà anche la terra cruda per il controllo dello sfasamento.
Le finiture interne a calce e terra cruda a seconda delle zone più o meno sensibili all’acqua verranno integrate egregiamente con gli elementi in legno del tetto e delle pavimentazioni.
Il riscaldamento ed il raffrescamento sarà garantito da un sistema combinato basato sull’utilizzo delle energie rinnovabili (pompa di calore e fotovoltaico) con sistema delle pareti radianti e delle risorse boschive del territorio di proprietà della committenza per la grande stube progettata ad hoc per la casa.
Terrapaglia è l’impresa generale e si occuperà tutte le opere previste.